Scrittore italiano. Da giovane amico di V.
Monti, in seguito prese parte al dibattito sulla lingua letteraria, sostenendo
la libertà della scrittura letteraria da norme troppo rigide per una
maggiore aderenza alla realtà. Oltre a
Il purismo nemico del gusto
(1818),
Risposta ai puristi (1819) e
Antipurismo (1829),
T.
scrisse una sorta di romanzo epistolare (
La corrispondenza di Monteverde,
1832), aspro attacco al Governo teocratico e posto all'Indice (Bevagna, Perugia
1763-1842).